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PAPA, CI PARLI ANCHE DI QUESTO:

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NUOVE GRAVI RIVELAZIONI DI VIGANÒ SUI VERTICI DEL VATICANO.

4 Luglio 2019

[…]  Non solo papa Francesco non fa quasi nulla per punire chi ha commesso abusi, non fa assolutamente nulla per denunciare e assicurare alla giustizia coloro che hanno, per decenni, facilitato e nascosto i violentatori. Solo per citare un esempio: il cardinale Wuerl, che ha coperto gli abusi di McCarrick e altri per decenni, e le cui menzogne ripetute e sfacciate sono state rese chiare a tutti coloro che hanno prestato attenzione, ha dovuto dimettersi disonorevolmente a causa dell’indignazione popolare. Eppure, accettando le sue dimissioni, papa Francesco lo ha elogiato per la sua “nobiltà”. Quale credibilità può avere il papa dopo questo tipo di dichiarazioni?

Ma un simile comportamento non è affatto il peggiore. Tornando al vertice e concentrandosi sull’abuso di minori, desidero ora sottoporre alla vostra attenzione due casi recenti e veramente orribili riguardanti le accuse di reati contro minori durante il regno di papa Francesco. Il papa e molti prelati in Curia sono ben consapevoli di queste accuse, ma in nessun caso è stata consentita un’indagine aperta e approfondita. Un osservatore obiettivo non può fare a meno di sospettare che azioni orribili vengano nascoste.

1 – Si dice che il primo sia accaduto all’interno delle stesse mura del Vaticano, al Pius X pre-seminario, che si trova a pochi passi dalla Domus Sanctae Marthae, dove vive papa Francesco. Quel seminario forma i minori che servono come chierichetti nella Basilica di San Pietro e nelle cerimonie papali.

Uno dei seminaristi, Kamil Jarzembowski, un compagno di stanza di una delle vittime, afferma di aver assistito a dozzine di episodi di aggressione sessuale. Insieme ad altri due seminaristi, ha denunciato l’aggressore, prima di persona ai suoi superiori pre-seminario, poi per iscritto ai cardinali, e infine nel 2014, sempre per iscritto, a papa Francesco stesso. Una delle vittime era un ragazzo, presumibilmente abusato per cinque anni consecutivi, a partire dall’età di 13 anni. Il presunto aggressore era un seminarista di 21 anni. […]

(LEGGETE IL RESTO QUI: http://www.marcotosatti.com/2019/07/04/nuove-gravi-rivelazioni-di-vigano-sui-vertici-del-vaticano/)

CESARE BARONIO SU PROGRESSISMO E OMOSESSUALITÀ NELLA CHIESA DEL POSTCONCILIO.

[….]  Gli scandali del Clero sono aggravati dal fatto che a compierli siano spesso stati dei Vescovi o dei Cardinali, oltre che semplici sacerdoti, ed ancor più dalle ormai evidenti coperture offerte non solo dai Vescovi diocesani e dalle Nunziature, ma anche dalla Santa Sede e, in alcuni casi, dallo stesso Papa regnante. Quello che non dovrebbe sfuggire, nell’analisi della cloaca che va scoprendosi a tutti i livelli, è un dato di fatto e un dato cronologico.

Il dato di fatto è la concomitanza tra la dissoluzione morale e quella dottrinale e liturgica. Il dato cronologico è la coincidenza dei casi di molestie sessuali con il Vaticano II.

Nella stragrande maggioranza dei casi la crisi morale del Clero coincide con l’affermazione delle istanze progressiste in seno al Concilio Ecumenico. Con uno scarto di pochi anni per eccesso o per difetto, l’inizio dei casi di pedofilia e di sodomia da parte di ecclesiastici, venuti alla luce in molte nazioni – dagli Stati Uniti all’America Latina, dall’Italia alla Francia – si può collocare intorno alla fine degli anni Cinquanta, approssimativamente poco prima o poco dopo la morte di Pio XII, avvenuta nell’Ottobre del 1958.

[…]

Il cancro del Modernismo, per diffondersi sotterraneamente ed ascendere a posti di comando, doveva necessariamente poter contare sulla fedeltà assoluta dei congiurati, specialmente dei più attivi ed influenti; questo richiedeva quindi una sorta di iniziazione,non dissimile da quella praticata nelle logge massoniche, che garantisse la ricattabilità dell’iniziato e consentisse, in caso di defezione, la sua immediata distruzione, attuata tramite la delazione e la conseguente espulsione dal sacro recinto. Far sapere che il tal sacerdote aveva dei comportamenti riprovevoli permetteva, nella massima discrezione che all’epoca si riservava a questioni tanto scabrose, la sua totale estromissione dalla vita ecclesiastica, la sua letterale sparizione dalla comunità. E, conseguentemente, rendeva qualsiasi tentativo di difesa che coinvolgesse aspetti dottrinali assolutamente inefficace. In sostanza, il tener legati a sé chierici dalla condotta di vita censurabile li costringeva ad essere, volenti o nolenti, fedeli esecutori degli ordini impartiti da chi stava a capo della setta modernista. E se anche avesse parlato, una volta scoperto, la sua denuncia sarebbe stata considerata una forma di vendetta da non tenere in considerazione.

CESARE BARONIO SU PROGRESSISMO E OMOSESSUALITÀ NELLA CHIESA DEL POSTCONCILIO.

La PONTIFICIA CORTE DEI NANI BUGIARDI COL COMPLESSO DEI GIGANTI CHE NON DOBBIAMO PRENDERE SUL SERIO, MA PER SALVIFICO IMPERATIVO DI COSCIENZA CRISTIANA DOBBIAMO PRENDERE SOLO PER IL CULO
Don Ariel Levi di Gualdo
[…]

«Se davvero vogliamo affrontare questo problema drammatico, dobbiamo partire da un triste dato di fatto: oggi, all’interno del clero secolare e religioso maschile, il numero degli omosessuali è spaventosamente alto e si divide tra gay praticanti e gay repressi; i secondi più attivi dei primi nell’esercizio della loro logorante omosessualità psicologica. Gli omosessuali per carattere psichico repressi nel corpo, sono di gran lunga peggiori di coloro che praticano l’omosessualità fisica, causando da sempre all’interno della Chiesa dei danni talora enormi talora irreparabili, puntando sempre e di rigore a piazzarsi nei posti più alti e nei ruoli-chiave di governo, per meglio rafforzare una lobby molto potente e solidale al suo interno, retta su criteri pornocratici.
[….Pornocrazia indica una forma di governo caratterizzata dal nefasto influsso di cicisbei e prostitute sugli uomini preposti all’esercizio del potere. Alla lettera significa “governo delle prostitute”, o governo fondato in buona parte sui meccanismi tipici della prostituzione. A caratterizzare la pornocrazia, non è tanto il baratto di favori sessuali con posizioni di privilegio, come nelle consuete relazioni tra potente e prostituta, perché questi rapporti di potere non sempre hanno avuto connotazioni di tipo sessuale, specie all’interno di certe sacche decadenti, che hanno costituito nei tempi passati e presenti orribili zavorre per la Chiesa, dove spesso il meccanismo, lungi dell’essere quello del tutto naturale della sessualità eterosessuale, si fonda sulla asessualità, o su puri meccanismi omosessuali, spesso più psicologici che fisici. Nella pornocrazia clericale, l’omosessualità praticata a livello fisico è solo la punta estrema di un’omosessualità mentale radicalizzata e andata non di rado al potere. Con l’esercizio del proprio influsso sull’uomo di potere la prostituta, o il gay-prostituto, non tanto riescono a esercitare in modo indiretto il loro personale potere, perché simili meccanismi di ruolo sono stati più volte esercitati in modo quasi istituzionale dalle legittime consorti dei sovrani, o dai loro vari amichetti-gay. Quel che risulta particolarmente logorante nella Chiesa, più che nel potere civile laicista, è la capacità del prostituto di creare un proprio potere personale a volte quasi assoluto, che si sostituisce spesso all’autorità del potente e che non di rado sopravvive al potente stesso.

[…]

“Nell’estate 2017 la Gendarmeria Vaticana arresta Monsignor Luigi Capozzi, di anni cinquanta, segretario del Cardinale Francesco Coccopalmerio e addetto di seconda classe presso il Pontificio consiglio per i testi legislativi, presieduto da questo porporato. Il fatto: nel suo appartamento collocato in Vaticano nel palazzo dell’ex Sant’Uffizio, Monsignore organizzava festini gay a base di droga, tanto da render poi necessario il suo ricovero nella clinica romana Pio XI per adeguate terapie di disintossicazione” [Cf. Franca Giansoldati, Il Messaggero, 29 giugno 2017

…Rifacendosi a notizie a loro pervenute dall’interno della Santa Sede, i giornali precisano che Monsignore «era già stato proposto dal Cardinale per essere elevato alla dignità episcopale» [Francesco A. Grana, Il fatto Quotidiano, 28 Giugno 2017]. A oltre un anno dal fatto, i giornalisti Maike Hickson e John Henry Westen di LifeSiteNews lanciano una notizia poi riportata dal vaticanista Marco Tosatti [Stylum Curiae 11 ottobre 2018] e da Giuseppe Aloisi [Il Giornale, 11 ottobre 2018] e da vari organi di Stampa: “Il Cardinale Francesco Coccopalmerio […] era presente al party omosessuale a base di droga in cui ha fatto irruzione la polizia vaticana nell’estate del 2017 e in cui fu arrestato il suo segretario, Mons. Luigi Capozzi”. A questa notizia risponde la sera stessa con un tweet il Cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, all’epoca dell’accaduto Sostituto della Segreteria di Stato: “La notizia è priva di fondamento. Fui io ad informare dell’arresto del sacerdote il Card. Coccopalmerio a fine giornata, non avendolo trovato, per un disguido, il mattino. Il prete non fu arrestato durante un fantomatico party, ma nel cortile della casa”.

Chiariamo: per oltre un anno il Cardinale Angelo Becciu ha permesso ai giornali di infangare un prete scrivendo senza mai essere smentiti che “l’arresto è avvenuto all’interno dell’appartamento durante un party gay a base di droga”, poi, trascorsi sedici mesi – quando in ballo è stato tirato un cardinale – l’ex sostituto alla Segreteria di Stato, con solerte tempismo e improvviso amore per la verità, informa con un tweet che l’arresto non avvenne “durante un fantomatico party” ma “nel cortile di casa” (!?). “Il 29 agosto 2018 crolla il tetto della chiesa romana di San Giuseppe ai Falegnami” [La Repubblica, 30 agosto 2018] il cui titolo è detenuto dal Cardinale Francesco Coccopalmerio.

(LEGGERE L’INTEGRALE QUI:  https://isoladipatmos.com/il-vento-caldo-dellestate-e-quella-pontificia-corte-dei-nani-bugiardi-col-complesso-dei-giganti-che-non-dobbiamo-prendere-sul-serio-ma-per-salvifico-imperativo-di-coscienza-cristiana-dobbiamo-prend/

Poichè   è ormai evidente che la Sede  Vaticana pare attualmente sotto occupazione   di una cosca   pedo-modernista, ed El Papa (di cui abbiamo già constatao l’atiudine alla menzogna) la copre e la protegge,  facciamo nostra la conclusione dolorosa di don Lavi:  

Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.

Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre,

perché là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,

allegre canzoni, i nostri oppressori:
“Cantateci canti di Sion!”.

Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?

Se mi dimentico di te, Gerusalemme,
si dimentichi di me la mia destra;

mi si attacchi la lingua al palato
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.

Ricordati, Signore, dei figli di Edom,
che, nel giorno di Gerusalemme,
dicevano: “Spogliatela, spogliatela
fino alle sue fondamenta!”.

Figlia di Babilonia devastatrice,
beato chi ti renderà quanto ci hai fatto.

Beato chi afferrerà i tuoi piccoli
e li sfracellerà contro la pietra [Salmo 136].

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dall’Isola di Patmos, 8 luglio 2019

 

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Visitate il nostro Negozio Librario: QUI

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ARRESTATO JEFFREY EPSTEIN il miliardario pedofilo che scarrozzava Bill Clinton

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Jeffrey Epstein è stato arrestato per l’accusa di traffico sessuale di minori per decine di casi avvenuti tral il 2002 ed il 2005 sia a New York sia in Florida. Questo fatto sarebbe un normale fatto di cronaca che vede coinvolto un presunto porco, se non fosse che Jeffrey Epstein è un miliairdario amico di molte star, fra cui Kevin Spacey e Bill Clinton, su cui torneremo dopo.

Epstein, un matematico, diventa super ricco con la finanza che ha trasferito la propria attività nelle Isole Vergini americane nel 1982 per motivi fiscali. La sua carriera nel Jet Set, con contatti e collaborazioni con Vip, ha avuto però un primo stop nel 2008, quando, a fronte di diverse testimonianze, ebbe una prima lievissima condanna per abusi sessuali e fu classificato come un “Sexual offender”. Ora si parla di dozzine di nuovi casi avvenuti fra il 2002 ed il 2005, sia a New York sia in Florida. Le accuse parlano di decine ragazze minori, anche di 14 anni, contattate, anche dall’estero, trasportate sul suo 727 privato ed abusate, anche nella sua isola privata. Il suo jet era poi impegnato a trasportare diversi VIP e dai registri di volo risulta che anche Bill Clinton lo abbia usato oltre una ventina di volte:

 

Potete leggere tutto il registro di volo, e vedere quali VIP trasportava a questo link. Vedrete indicazioni incomplete, sigle, “1 femmina”, “Jennifer” etc. Articoli riportano poi della presenza di Bill Clinton sulla “Orgy Island” di Epstein. Anche il principe Andrew, fratello di Carlo, pare sia stato ospite di Epstein che è stato poi invitato anche alle nozze di Chelsea Clinton. Un ex agente dei servizi segreti, Dan Bongino, in passato minacciò di dire quello che accadeva sul Jet di Epstein, soprannominato dai media “Lolita Express”, che voci affermano avesse letti a bordo dove si abusavano le minori.

Dato il rischio di una condanna pesantissima, oltre 45 anni, non è detto che il miliardario non si decida a confessare ora cosa accadeva sull’aereo e nella sua isola.

 

 

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EPSTEIN AND VICTORIA’S SECRETS

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(Grazie a  Gianni Zibordi)

 

Su questo miliardario di hedge funds  Jeffrey Epstein  ci sono da almeno 15 anni reportage dettagliati che raccolgono testimonianze delle dozzine di ragazzine di 13-14 anni che adescava per sé e per altri. Ma era riuscito a patteggiare solo pochi mesi con la condizionale

Aveva un libro con centinaia di nomi e indirizzi di personaggi potenti e ragazzine e un suo associato. tale Rodriguez, lo ha rubato per rivenderlo, ma è stato arrestato e condannato e dopo 17 mesi è morto in prigione

Come spiega Bloomberg ieri però nessuno ha mai capito cosa facesse  Epstein perchè non è mai esistito un suo fondo hedge e non si è mai sentito niente nè dei suoi risultati nè dei suoi clienti. solo che era offshore e segreto e lui aveva ville e aerei privato. Niente altro.

Come mai era ricco Epstein ? Ad es Epstein ha un palazzo di 70 milioni di $ a Manhattan che risulta sia stato cerduto per 1 dollaro (uno) dal miliardario di Victoria Secrets alla società offshore di Epstein…

Epstein aveva organizzato un giro di minorenni anche di 1 anni, per anni in Florida, NY e nei Caraibil e frequentava dagli anni ’80 miliardari di Victoria Secrets, i capi di Bear Sterns, top avvocati come Dershowitz, quasi tutti ebrei più i Clinton e altri del jet set

Epstein non si sa come abbia guadagnato e come abbia fatto a gestire perchè nessuno ha mai sentito niente di un suo hedge fund, solo che aveva qualcosa di segreto alle Virgin Islands con dei miliardari, ma zero notizie, nessuno ha mai sentito che avesse dei rendimenti

L’ipotesi più logica è che non fosse un vero gestore di hedge fund visto che nessuno ha mai sentito niente di una sua gestione, ma uno che usava le feste con ragazzine per questi personaggi come leva per farsi affidare soldi ed essere pagato fingendo che c’era commissioni e fees

Epstein in realtà non era un gestore, ricattava questa gente con le ragazzine che gli forniva e poi si faceva dare soldi che teneva nei Caraibili investiti in modo banale, tipo comprare l’S&P 500 e basta. E non ha mai pubblicato un solo risultato in 30 anni, mai mostrato niente

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MA CHI E’‘STO SPADAFORA?

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S’è  fatto interVistare su Repubblica il sottosegretario M5s Vincenzo Spadafora  per accusare  il vicepremier Matteo Salvini di essere “sessista” e  “maschilista” per gli insulti rivolti alla capitana della Seawatch Carola Rackete.

L’Italia vive una pericolosa deriva sessista. Come facciamo a contrastare la violenza sulle donne, se gli insulti alle donne arrivano proprio dalla politica, anzi dai suoi esponenti più importanti?”.

Un lettore  scrive:

Ma chi  è ‘sto  Spadafora, oggi  sottosegretario alle pari opportunità del movimento 5 stelle che attacca Salvini per avere maltrattato la capitana, ciò che mi stupisce sono le parole usate: “L’ha definita criminale, pirata, sbruffoncella. Parole che hanno aperto la scia dell’odio maschilista”.
Si tratta dello stile di comunicazione lgbt&co, vado quindi a vedere chi è.
Dunque.
Dopo il diploma al liceo classico ha diverse collaborazioni con delle ONG ,  poi presidente Unicef Italia. Intanto fa politica prima nella Udeur, poi alla segreteria dei Verdi con Pecoraro Scanio.
Spadafora da fine 2011 al 2016 diventa garante dell’infanzia. 
Dichiara …guarda guarda …di essere favorevole alle adozioni da parte di copie dello stesso sesso. 
Ora, mi domando, di Bibbiano e della marea di soldi concessi dallo Stato alla Forteto proprio negli anni in cui lui era garante, e malgrado la condanna di Fiesoli per abusi sessuali, ne sa niente? Dormiva?

 

Certo, quante casualità capitano nella vita …

(Una breve ricerca sul web dà i seguenti risultati: )

Di Maio, Spadafora e Pecoraro Scanio. L’M5S apre le porte agli amici degli amici?

…Secondo Bisignani  a dettare legge nel M5S di lì a poco sarebbe stata una fantomatica “lobby gay” composta da alcuni nomi già vicini a Luigi Di Maio. Tra questi, Vincenzo Spadafora.

Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alle pari opportunità e ai giovani, l’incarico è stato molto chiacchierato nel Transatlantico di Montecitorio. E dopo le rivelazioni di Vittorio Sgarbi sul legame omosessuale tra lui e Luigi Di Maio, non poteva essere altrimenti.

Il  curriculum del “funambolo del trasformismo” è di tutto rispetto. Politicamente sboccia nel 1999 in qualità di segretario particolare di Andrea Losco, eletto presidente della Regione Campania sotto l’egida di Clemente Mastella.

Lo ritroviamo a capo della segreteria di Francesco Rutelli quando Ministro dei Beni Culturali (2006). Nel 2008 Spadafora è Presidente Unicef: riesce così a farsi apprezzare anche da Mara Carfagna quando Ministro delle Pari opportunità.

Nel 2010 il Pd lo indica come presidente delle Terme di Agnano e rientra nella sua terra d’origine.

Si avvicina per caso – da quel che ci è dato sapere – al Movimento 5 Stelle, senza grandi slanci d’entusiasmo.

Infatti, pare abbia bazzicato Italia Futura, il contenitore di Montezemolo miseramente fallito. Nel 2013 Scelta Civica gli propone la candidatura ma declina. Nel 2016 perciò diventa responsabile delle relazioni istituzionali di Luigi Di Maio.

Spadafora balzò agli onori della cronaca per le intercettazioni – di nessuna rilevanza penale (Spadafora non è mai stato indagato) – con Angelo Balducci, “gentiluomo” di Sua Santità. Balducci, ex presidente del consiglio dei lavori pubblici condannato in primo grado a 6 anni e mezzo per lo scandalo degli appalti della Cricca romana, era molto amico di Spadafora.

Su Angelo Balducci:

Gentiluomo di Sua Santità ed è stato il Presidente Generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per lo Stato italiano. Parla al telefono con Lorenzo Renzi, attore di fiction tv, e con Chinedu Ehiem, corista di San Pietro: “Ho qui un amico mio, le sette meraviglie…”.

Chinedu Ehiem: “Ciao, stavo facendo le prove qui a San Pietro. Riesci a trovare un attimo di tempo?

AB: “Quando però?”

CE: “Dimmi tu. Alle 10,30-11.  Angelo non ti dico altro: è alto due metri per 97 chili, 33 anni, completamente attivo”

Sul caso dei festini gay di Angelo Balducci il Corriere della Sera riporta:

In un capitolo dell’informativa i carabinieri evidenziano come «l’ingegner Balducci, per organizzare incontri occasionali di tipo sessuale, si avvale dell’intermediazioni di due soggetti che si ritiene possano far parte di una rete organizzata, operante soprattutto nella capitale, di sfruttatori o comunque favoreggiatori della prostituzione maschile». Su questo è stata avviata un’indagine parallela che si concentra sull’attività di Thomas Ehiem, un giovane nigeriano che nelle telefonate afferma di far parte del coro di San Pietro «e all’anagrafe di Roma è indicato come “religioso”». È lui ad offrire le prestazioni dei ragazzi, soprattutto stranieri, in cambio di soldi e piccoli favori. …..

https://www.michelesantoro.it/2013/06/festini-gay-angelo-balducci-le-intercettazioni/

Insomma il noto giro Vatican-sodomitico progressista:

Bergoglio rilancia il turismo culturale in versione sodomitica
https://gloria.tv/article/hNoTLWWhdKWq3wLs7FkviQRUK

Uno di quelli che lottano per il Mondo Ideale:

Dove gli Umanitari vengono premiati dal Presidente:

Un mondo ideale dove i media importanti non vedono non sentono non parlano:

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Bergoglio rilancia il turismo culturale in versione sodomitica
«Diciamo che l’Apollo del Belvedere era twink, il Torso del Belvedere un bear ». Probabilmente non avete capito niente. O magari, se siete avvezzi allo slang omosessuale, avete capito perfettamente. Per i neofiti spieghiamo che la parola twink indica un omosessuale particolarmente giovane con caratteristiche efebiche e piuttosto effeminato. Bear , al contrario, indica un omosessuale più nerboruto, magari con la barba.

Finita la lezione di linguistica passiamo all’arte.

Michelangelo ha mixato il viso twink dell’Apollo insieme al corpo bear dal Torso. Il risultato è la figura del Cristo attorno a cui ruota l’intera rappresentazione del Giudizio Universale dipinta all’interno della Cappella Sistina. Se vi state chiedendo cosa c’entrano Michelangelo, la Cappella Sistina e questa lettura omosessuale dell’arte, la spiegazione è Quiiky , primo ed unico tour operator italiano specializzato nel turismo gay & lesbian.

https://gloria.tv/article/hNoTLWWhdKWq3wLs7FkviQRUK

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LIQUIDAZIONI D’ORO DEUTSCHE BANK: E’ BANCAROTTA FRAUDOLENTA

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Come saprete,  Deutsche Bank sull’orlo dell’abisso ha annunciato  il licenziamento di 18 mila dipendenti.

Contemporaneamente, ha distribuito 52 milioni di euro in liquidazioni d’oro ai suoi dirigenti che si sono licenziati (o lo sono stati)  negli ultimi 14  mesi, giusto in previsione del fallimento.

La misura delle liquidazioni d’oro equivale a oltre un quinto del dividendo di 2018 di Deutsche per 227 milioni di euro  ai suoi azionisti, che la banca  lo scorso fine settimana ha sospeso per due anni per contribuire a sostenere i costi di ristrutturazione di 7,4 miliardi di euro.

Azionisti fregati, manager d’oro  salvati.

John Cryan  amministratore delegato  d’origine britannica,  ha ricevuto un compenso di 10,9 milioni di euro.

Garth Ritchie, ex capo della banca d’investimento di Deutsche, precisamente  colui a cui  va il  merito della pessima gestione  del settore finanziario speculativo, che ha assistito a tre ani consecutivi di perdite rovinose,  e rovinati gli azionisti,  ha preso 11 milioni di euro.
Sylvie Matherat, la direttrice dell’ufficio regolamentazione, ossia la diretta responsabile  della   serie di scandali per riciclaggio che ha colpito la Deutsche Bank,  si è beccata  a 9 milioni di euro di liquidazione.

Frank Strauss, ex capo delle attività bancarie al dettaglio di Deutsche, ha diritto ad almeno 6 milioni di euro. E così via.

 

Persino in Italia  un giudice italiano avrebbe  aperto un dossier per bancarotta fraudolenta. Ultima frode di una banca che ha   recintato  74 miliardi di “attivi” marci, assolutamente perduti,  in una bad  bank, e che pagheremo tutti, perché  la banca è un colossale “rischio sistemico” che  incombe sull’euro zona.

“E  dire  che i tedeschi si permettevano di  impartire lezioni agli italiani e di  porre condizioni alle loro banche!”, imponendo loro la svendita dei “non performing loans”, dei presiti inesigibili,  a 10 quando se ne potevano ottenere 30 esclama l’economista Bruno Bertez.

https://www.ft.com/content/7eaafe14-a25e-11e9-974c-ad1c6ab5efd1

Dal Financial Times

Costosi addii (a vostre

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UN VECCHIO FOGLIO di FRANZ KAFKA

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Si direbbe che ci sia stata molta negligenza nelle misure prese per la difesa della nostra patria. Noi finora non ce ne siamo preoccupati granché e abbiamo badato al nostro lavoro; ma gli avvenimenti degli ultimi tempi sono tali da impensierirci.
Io ho una bottega di calzolaio sulla piazza davanti al palazzo imperiale. Appena apro il mio negozio o sul far del giorno, vedo che tutti gli sbocchi delle vie che conducono alla piazza sono già occupati da gente in armi. Non si tratta però dei nostri soldati, ma evidentemente di nomadi scesi dal Nord. Non riesco a capacitarmi come siano potuti avanzare fino alla capitale, che è tanto lontana dalla frontiera. Sta di fatto che sono qui e che ogni mattina il loro numero aumenta.
Conformemente ai loro gusti si accampano a cielo aperto, poiché aborrono le case. Passano il tempo ad affilare le spade, ad aguzzare le frecce’ a fare esercizi a cavallo. Questa piazza tranquilla, sempre tenuta pulita fino allo scrupolo, l’hanno ridotta una vera stalla. Noi tentiamo sì qualche volta di uscire dalle nostre botteghe per sgombrare almeno il sudiciume più indecente, ma i nostri tentativi via via si diradano, giacché si dimostrano inutili e per di più ci espongono al rischio di finire sotto le zampe dei cavalli imbizzarriti o di essere feriti dalle frustate.
Parlare con i nomadi è impossibile. Essi non conoscono la nostra lingua, e si può a mala pena dire che ne abbiano una propria.

Tra loro s’intendono alla maniera delle cornacchie. Di continuo si ode questo gracidare di cornacchie. Al nostro modo di vita, alle nostre istituzioni guardano con altrettanta ottusità quanta indifferenza; conseguentemente si mostrano restii anche ad ogni forma di linguaggio per gesti: puoi slogarti le mascelle e scardinarti le mani dai polsi, macché, non ti capiscono e non ti capiranno mai. Sovente fanno smorfie, roteando il bianco degli occhi e cacciando bava dalla bocca, ma non è che con questo vogliano dire qualcosa e nemmeno spaventare; lo fanno perché è la loro natura. Quello che gli serve, se lo prendono. Non si può dire che ricorrano alla violenza: basta che mettano la mano su una cosa, e ciascuno si fa da parte e gliel’abbandona.
Anche delle mie provviste hanno fatto man bassa. Io però non posso lamentarmi, se guardo per esempio quello che succede al beccaio dirimpetto; non fa in tempo a portare la merce in negozio, che i nomadi gliel’hanno già arraffata e s’inghiottono ogni cosa. Anche i loro cavalli sono carnivori; spesso si vede un cavaliere sdraiarsi a fianco del cavallo e divorare con lui, ciascuno a un’estremità, lo stesso pezzo di carne. Il beccaio è impaurito e non osa interrompere i rifornimenti. Noi comprendiamo la situazione e facciamo collette in suo aiuto. Se i nomadi non potessero avere la carne, chissà che cosa gli salterebbe in testa di combinare; e chissà d’altra parte che cosa gli salterà in testa anche se avranno carne ogni giorno.
Qualche tempo fa il beccaio pensò che poteva almeno risparmiarsi la fatica del macellare, e una mattina portò un bue vivo. Non l’avesse mai fatto. Dovetti starmene chiuso un’ora buona in fondo al mio laboratorio, steso carponi sul pavimento, con tutti i miei vestiti, coperte e cuscini ammucchiati addosso, per non sentire i muggiti del bue, assalito da ogni parte dai nomadi che gli strappavano coi denti brandelli di carne calda. Già da un pezzo era tornato il silenzio quando mi arrischiai ad uscire: giacevano stanchi intorno ai resti del bue come bevitori intorno ad un otre.
Proprio quella volta mi sembrò di scorgere ad una finestra del palazzo l’imperatore in persona; di solito egli non viene mai negli appartamenti esterni, abita sempre in fondo al più interno dei giardini; ma quel giorno, almeno così mi parve, stava a una finestra e a capo chino guardava il movimento che riempiva la piazza davanti al suo castello.
«Che succederà?» ci domandiamo tutti; «quanto a lungo dovremo sopportare questo aggravio, questo tormento? E’ stato il palazzo imperiale ad attirare i nomadi, ma adesso non sa come fare a ricacciarli. Il portone rimane chiuso e la guardia, che prima montava e smontava con gran pompa, se ne sta dietro le finestre protette da inferriate. A noi artigiani e bottegai è affidata la salvezza della patria; ma noi non siamo pari a un simile compito, nè mai abbiamo preteso di esserlo. C’è un malinteso, e per causa sua finiremo in rovina.»

 

 

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DALL’AGENDINA DI EPSTEIN

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(articoletto copia-incolla)

David Blaine

Tony Blair

Mike Bloomberg

Richard Branson

Jimmy Buffet

Phil Collins

 

Steve Forbes

Tom Ford

George Hamilton

Dustin Hoffman

Jon Huntsman

Elizabeth Hurley

The Duke and Duchess of York

Griffin Dunne

Brian Ferry

Ralph Fiennes

Maria and Bobby Shriver

Peter Soros (nephew of George)

Julie Taymor

Michael Jackson

Mick Jagger

LOTS of Kennedys

Henry Kissinger

Christopher Lambert

Simon Le Bon

Courtney Love

Cheryl Mills

Edouard and Evelyn de Rothschild

Robert Trump Ivana Trump Ivanka Trump

Chris Tucker

Mike Wallace

Barbara Walters

Bob Weinstein

Dr. Ruth Westheimer

Il defunto falso reduce dai lager nazisti?

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CHI E’‘STO NARDELLI? Quello che …”Grillo agente di Putin!”

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Alberto Nardelli

Alberto Nardelli (sinistra britannica, ex  Guardian, oggi a capo di Buzzfeed ,    è l’autore dell’immenso scoopo in cui smaschera la Lega: ha preso soldi da Putin!):

qui  sotto Repubblica, l’organo di Bergoglio, rilancia:

Denaro russo per la Lega di Salvini: ecco gli audio dell’incontro a Mosca con Gianluca Savoini

Il sito Buzzfeed pubblica la registrazione di un meeting all’Hotel Metropole – di cui aveva già scritto l’Espresso nello scorso febbraio – tra uomini vicino al ministro dell’Interno e esponenti del Cremlino. Nella riunione Salvini viene chiamato il “Trump italiano” e si parla di una possibile vendita di petrolio russo all’Eni

 

Fulvio Scaglione:

“A titolo di cronaca e per i diversamente svegli ricordiamo che Buzz Feed fu già protagonista di falsi scoop sulle interferenze russe nell’elezione di Trump.
Lo raccontava già a gennaio scorso @fulvioscaglione”

I tre personaggi chiave che smontano il Russiagate

21 GENNAIO 2019

L’ultima dal Russiagate è la topica clamorosa di Buzzfeed, il sito americano abituato agli scoop. La notizia che avrebbe dovuto sconvolgere i lettori era questa: Donald Trump ha costretto il proprio avvocato, Mike Cohen, a mentire durante l’inchiesta del Congresso sulle trattative per costruire una Trump Tower a Mosca. Peccato che Buzzfeed si sia preso sui denti la smentita non di Trump ma addirittura di Robert Mueller, il procuratore che indaga sul Russiagate. Proprio lo sbirro taciturno che sta cercando di incastrare Trump.

Un epic fail, quello di Buzzfeed, che però la dice lunga sul clima che si respira negli Usa e non solo. Il presunto scoop su Cohen era fatto di voci e fonti anonime, nella migliore tradizione del Russiagate. Ma Buzzfeed si è lanciato perché sta crescendo l’ansia sugli esiti di un’indagine che ha, tra le altre, una caratteristica: non finisce mai. Tanto che di recente il mandato di Mueller è stato prolungato di altri sei mesi. Un bel po’, visto e considerato che, secondo la maggior parte dei media, le prove della colpevolezza di Trump si raccolgono a carrettate.
(Leggete il resto qui):
https://it.insideover.com/politica/67224-2.html

 

Non  basta: l’eccezionale giornalista prestato agli inglesi   nel novembre  2016 di scoop ne aveva fatto un altro, sempre protagonista il Cremlino  –   ma stavolta prendeva di petto il M5S.  Il punto fermo è che

Italy’s Most Popular Political Party Is Leading Europe In Fake News And Kremlin Propaganda

The Five Star Movement controls a network of official sites and supposedly independent news outlets that spread misinformation across the internet.

Posted on 
(Traduzione italiana:  Il 5S è al centro di una potente  rete di blog che diffondono propaganda russa)

Movimento Cinque Stelle Primo In Europa A Diffondere Notizie False E Propaganda Russa

I fondatori del Movimento Cinque Stelle gestiscono una rete di siti, alcuni ufficiali altri all’apparenza indipendenti, che diffondono notizie false in rete.

Un’inchiesta di BuzzFeed News ha trovato che i leader del partito Italiano anti-establishment, il Movimento Cinque Stelle (M5S), hanno costruito una diffusa rete di siti e di account social media che stanno diffondendo notizie false, teorie cospiratorie, e propaganda pro-Cremlino a milioni di persone.

Grazie al suo reach e ad un sofisticato sistema di distribuzione di propaganda, il M5S sta facendo dell’Italia un vero e proprio campo di battaglia in un’Europa già intensamente preoccupata dell’impatto delle notizie false e dell’influenza Russa sui processi democratici.

Leggete qui l’integrale, con le solide prove di Grillo agente di Putin:

https://www.buzzfeednews.com/article/albertonardelli/movimento-cinque-stelle-primo-in-europa-a-diffondere-notizie#.xqLwOxyB

Più che scoop, sono sintomi di una fissazione mentale. Fra  l’altro, spesso ricicla “notizie” già date.

 

Pensare a  cosa sono ridotti i PD, a dare  retta a Nard….

(A un lettore che chiede: ci sono ancora lettori di Repubblica?)

L'articolo CHI E’ ‘STO NARDELLI? Quello che …”Grillo agente di Putin!” proviene da Blondet & Friends.

RABBINI DISPERATI: IL METICCIATO E’ UN OLOCAUSTO (Per loro; per noi no)

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“Abbiamo perso sei milioni di ebrei a causa dei matrimoni misti e dell’assimilazione”, ha esclamato Rafi Peretz, ministro dell’istruzione israeliano e  rabbino: “Un secondo olocausto”. Specialmente gli ebrei americani:  ormai il 58% sposa un coniuge non giudeo, contro il 17 per cento del 1970.

https://www.jpost.com/Israel-News/Peretz-says-intermarriage-among-US-Jews-is-Second-Holocaust-595139

Oddio che dolore, che impurità antikosher, il meticciarsi della pura razza eletta! Già Golda Meir, a suo tempo, paragonò  i giudei che si sposavano con la razza  inferiore “si univano ai sei milioni”, in pratica  avevano scelto la morte spirituale staccandosi dal loro ceppo.

Per chi vive in Israele lo stato provvede, vietando espressamente i matrimoni misti;  le comunità religiose  devono obbligatoriamente sposarsi all’interno della  loro comunità;  ma come i giudei possono preservare la loro preziosa identità in una società aperta e  pluralista come gli Stati Uniti e l’Europa?

Che dolore, l’integrazione, l’assimilazione – e  il matrimonio misto fra un ebreo e  un animale parlante”! “Una sostanza estranea viene inserita nei nostri preziosi fluidi corporei”,  com’ebbe a dire il generale Ripper al dottor Stranamore nell’indimenticabile film di Kubrick.  .

Una  sofferenza inimmaginabile, come solo il popolo eletto, prono allo stress pre-traumatico, può  provare.   Con le loro lobbies a cui nessun politico osa dire di no,  perché non esigono che ogni stato dei goym  vieti il matrimonio misto per legge, come fanno loro in Israele?  Potrebbero così preservare i loro preziosi fluidi vitali e insieme denunciare l’antisemitismo che infuria in Europa e in Usa,  il ritorno del ghetto, sentirsi  discriminati su base razziale, piangere  per essere dell’eguaglianza  – il che sarebbe, per il popolo-vittima, un vantaggio non da poco.  Ma nello stesso tempo, e proprio per non essere travolto dalle accuse di antisemitismo e razzismo e negazionismo della shuè,  (equivalenti  alla morte), nessuno Stato sarebbe così folle da legiferare  in tal senso, salvando gli ebrei dalle impure mescolanze.

E così, eccoli esposti all’assimilazione. A sciogliersi nella comune umanità, che aborrono. Non scherzo.   L’italo-israeliano Giulio Meotti,  ha scritto un articolo sul giornale neocon  Il Foglio,  in cui  ha definito “agghiacciante”  il rapporto del Rabbinical Center of Europe, che riportava: “L’ottantacinque per cento degli ebrei europei è assimilato e ha contratto matrimoni misti; l’ottanta per cento non partecipa più a riti in sinagoga, neppure per la solennità dello Yom Kippur; il settantacinque per cento dei loro figli non beneficia di una educazione ebraica “.

Era il 10 aprile 2014, e trecento rabbini provenienti da quaranta paesi europei si  erano dati  appuntamento a Budapest,  per  piangere “la deportazione e l’annientamento della comunità ebraica ungherese”. Ma mica hanno lacrimato più di tanto su quella.

“Non si è parlato di antisemitismo, di vandalismo, di attacchi nelle strade di Parigi o di Londra, di violenza spicciola e diffusa in tutto il Vecchio continente”,  sé lamentato il Meotti. “No, il principale pericolo per il futuro dell’ebraismo europeo viene da dentro. Si chiama assimilazione”.

L’ex rabbino capo del Regno Unito, Jonathan Sacks ha posto la domanda:  “Riuscirà l’assimilazione a ottenere ciò che a Hitler non riuscì?”.  Domanda che il neocon Meotti ha definito “terrificante”.

https://www.ilfoglio.it/articoli/2014/04/10/news/gli-ebrei-deuropa-stanno-morendo-di-laicita-e-assimilazione-50521/

E’  un terrore con cui solidarizziamo, un dolore identitario di cui ci sentiamo partecipi, noi umili goym. Desiderosi di alleviarlo,  osiamo suggerire  al  rabbino che teme l’assimilazione come olocausto, le emollienti prediche di Gad Lerner: egli vi spiegherà,  come ha spiegato a  noi, la differenza fra “identità plurali e identità fanatiche”; ascolterete da lui, rabbini terrificati dall’integrazione, “l’elogio del meticciato”. Siamo sicuri che egli saprà rimproverare benevolmente  i rabbini con la lezione che ha impartito a noi animali parlanti: “Gli spacciatori d´identità hanno un bel predicare il miraggio di un assurdo ritorno alle origini dell´appartenenza etnica, religiosa, comunitaria. Non abbiamo possibilità alcuna di recuperare una purezza perduta (quale, poi?)”.

Può aiutare i rabbini ad  amare l’assimilazione.

Abbiamo qui un’altra voce emolliente,  Roberto Saviano, favorevolissimo alla integrazione delle umanità plurali  che ci vengono portate dagli scafisti e dalle ONG  dall’Africa.  Potrebbero rileggersi le alate pagine di Zygmont Bauman sulla  bellezza della “società  liquida”. O le esortazioni di Attali: “Il futuro è dei nomadi”,  “perché  la mondializzazione spinge verso nuove forme di nomadismo economico: tutto si muove, il lavoro come il capitale”.  Ed ordina agli europei di accogliere almeno 200 mila immigrati l’anno,  senza distinzione di identità e integrabilità,  per “fare razza”  con noi  vecchi e demograficamente in declino.

Possiamo  esortare ad occuparsi di  voi, rabbini disperati di perdere  la massa identitaria,  (invece che di noi) Georges Soros, che spende milioni per finanziare l’immigrazione, ed ha ingiunto alla UE, nel 2015, di accogliere “almeno un milione di richiedenti asilo ogni anno per il prossimo futuro” e di istituire un’agenzia sovranazionale per elaborare le richieste di asilo.

Insomma qui abbiamo grande abbondanza di ebrei  promotori ed organizzatori della  mescolanza di sangui,  che ci dicono che perdere la nostra identità come popoli è bellissimo e liberatorio.  Ci sgridano e dicono che siamo razzisti, fascisti, egoisti e chiusi all’umanità  se osiamo addolorarci dell’estinzione delle nostre culture e  di essere rimpiazzati da popoli stranieri a cui la nostra cultura e storia non dice nulla.

Ha ordinato alla UE: accogliere 1 milione di stranieri l’anno. Lo dirà anche a Israele.

Perché invece per gli ebrei, i matrimoni misti – che sono tanto benefici per noi –   sono un nuovo olocausto? La mescolanza dei fluidi corporei una rovina?  A proposito: la  Sea Watch, quanti naufraghi nigeriani,  clandestini afghani, pachistani, banga e  subshariani  ha portato in Israele?  Haifa  è un porto sicuro.

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Un caso Skripal (in sedicesimo)

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copio-incollo:

La Lega, Putin, l’inchiesta di BuzzFeed, le versioni di Salvini e Savoini

di

Fatti, nomi, numeri e reazioni sull’inchiesta di BuzzFeed

Un audio sul giornale americano BuzzFeed riporta in primo piano i rapporti della Lega con la Russia di Vladimir Putin.

[il sito Buzzfeed è “americano” ? Lo dirige il Nardella di cui abbiamo già parlato.  British.  Ex  del Guardian.  Diffusore di notizie freschisssime ed autentiche su: Trump agente di Putin, Grillo agente di Putin, rapporto Steele ricilato , ndr.] 

è stato già beccato a scrivere panzane su Trump. Talmente grosse che il procuratore Muller fu costretto a smentirle personalmente”.

 

proseguiamo la lettura di Start MAg:

“Secondo BuzzFeed gli interlocutori registrati cercavano un accordo per far arrivare fino a 65 milioni di dollari (alla Lega?). “Mai preso un rublo, un euro, un dollaro o un litro di vodka dalla Russia”, ha reagito il leader della Lega, Matteo Salvini, annunciando querele. E scaricando di fatto Savoini: “Da segretario farò tutto quello che devo fare”, rilancia il leader della Lega rispondendo alle domande dei giornalisti che lo incalzavano”

[Abbiamo visto i tg: Salvini “incalzato” dalle jene,  ma chiaramente non sapeva ancora i dettagli. Non aveva ancora letto le “nuove” informazioni]

“L’episodio risale ai giorni della visita di Salvini da vicepremier a Mosca per incontrare degli imprenditori. [..]

Intanto Savoini con altri due italiani, Luca e Francesco, il secondo forse un avvocato, secondo BuzzFeed, parla in una sala dello storico albergo con tre russi, a giudizio del sito di news vicini a esponenti di rilievo del Cremlino.

Savoini dice in inglese: “A maggio ci saranno le elezioni in Europa e vogliamo cambiarla. Una nuova Europa deve essere vicina alla Russia, perché vogliamo riprenderci la nostra sovranità”. E ancora: “Salvini è il primo che vuole cambiare l’Europa insieme ai nostri alleati”, come austriaci e ungheresi (un video rubato inguaiò il leader sovranista austriaco). Salvini viene descritto dai russi come “il Trump europeo”. Dalla geopolitica si passa agli affari e in brani audio non diffusi della conversazione si parlerebbe secondo BuzzFeed di una percentuale del 4% su una grossa fornitura di petrolio da una grande compagnia russa all’Eni, per stornare fondi per finanziare la Lega”!.

Le  prove di  Nardella sono  “brani audio non diffusi della conversazione”. E  perché Nardella non li  diffonde?  Se ce li ha?

Invece Nardella ci ha dato “circa 30 pagine di trascrizione del dialogo intercettato”…..  Nel quale,  giura,  c’è ”

“La trattativa, che il sito sottolinea essere durata un’ora e 15 minuti, “coinvolgerebbe una tra le principali compagnie petrolifere russe e la vendita di 3 milioni di tonnellate cubiche di carburante nel corso di un anno alla società petrolifera italiana Eni per un valore di circa 1,5 miliardi di dollari. L’acquisto e la vendita – scrive ancora BuzzFeed – sarebbe avvenuto attraverso intermediari, con i venditori che avrebbero applicato un tasso di sconto alle transazioni”. La cifra cui fa riferimento il sito per lo sconto è di “65 milioni di dollari”, che la Lega avrebbe potuto ricevere attraverso questi intermediari”.

Ma nella stessa  trascrizione di 30  pagine….”questa cifra non viene mai segnalata: emerge infatti, come precisa il sito Usa [vulgo NARDELLA], da calcoli che analisti del settore hanno fornito a BuzzFeed, effettuati sulla base del prezzo del carburante in quel momento”.

O viene pubblicata la registrazione integrale

o l’intera “trascrizione” è pura illazione volta a destabilizzare un governo.

I clip pubblicati non dicono proprio nulla.

Anzi, confermano una legittima posizione politica oggetto della campagna elettorale stessa.

Infatti.  Savoini ripete una ben nota e legittima posizione poltica:

Dice semplicemente: noi ci teniamo alla nostra sovranità e cercheremo di fare fronte comune con altri partiti europei che condividono le nostre posizioni (AfD, Le Pen, ungheresi, ecc.); non vogliamo più farci dettare le regole dai tecnocrati europei (“illuminati”) e auspichiamo una maggiore collaborazione e distensione con la Russia. Punto”.

Questa è la posizione politica che il Nardella vuole rendere losca e sospetta. E’ questo il punto.  Come nel   Rapporto Steele, dove la spia britannica Steele rivelava  le  presunte  orge di  Trump in Russia,  e sono state provate false con il naufragio del Russiagate in America.  I servizi inglesi si sono prodigati, insieme a  Killary e la sua banda, per impedire l’avvicinamento Putin-Trump.

Si vuole stabilire il principio che avere rapporti con Putin è reato, di cui bisogna scandalizzarsi. Perché ad esempio, il fatto che Soros abbia pagato la Bonino e Più Europa per 200 mila euro, è bello e onesto.

Un  motivo in più per screditare la panzana e chi l’a diffonde (i media italioti all’unisono) è : pensate che l’ENI si metta al servizio di Savoini e della Lega per impapocchiare un commercio petrolifero con tangenti? ENI è uno Stato, ha i suoi servizi, ha i suoi contatti. Se vuole fare le cose, sa quali russi contattare  – senza che Nardelli lo sappia.

Lo conferma Fulvio Scaglione, esperto di Russia (è stato corrispondente a lungo)

“…tutta quella storia che Rosneft o Lukoil, compagnie petrolifere di Stato russe e tra le maggiori del mondo, farebbero così e cosà, vendendo il greggio sotto costo, e che l’Eni (amministratore delegato De Scalzi, nominato con il Governo Renzi e confermato con il Governo Gentiloni) lo comprerebbe invece a prezzo pieno, e la differenza se la papperebbero la Lega e i suoi amici russi, e tutto organizzato da Savoini… Per carità, se ne vedono di ogni. Ma in mancanza di prove concrete e non di sole parole, pare una cosa alla Totò e Peppino”.

https://www.linkiesta.it/it/article/2019/07/11/russia-finanziamenti-lega-elezioni-europee-buzzfeed/42828/

la cosa  scandalosa è constatare che il “giornalismo italiano” – per aiutare  il Sistema  PD  – è disposto a scendere  così in basso.

 

Travaglio, a nome del Procuratore, quando sente tintinnio di manette ai leghisti, ha la sua ejaculatio praecox, e non capisce ppiù nulla.

Infatti il vero pericolo per la Lega, Salvini e Savoini,  è questo:

Questi magistrati,  sono il team scatenato che ha mandato in galera Giuseppe Orsi, CEO di Finmeccanica, nel 2013  – e che la Cassazione ha assolto definitivamente – nel 2019.

http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=318450

ASSOLTO!

Da Wikipedia: Orsi arrestato “con le accuse corruzione internazionale, concussione e peculato per le presunte tangenti che sarebbero state pagate per la vendita di 12 elicotteri al governo indiano.  Non sono state rese note le fonti dell’accusa…”  esattamente come  Buzzfeed.  Anni di calvario fatti  soffrire ad un uomo innocente che ha fatto il bene dell’azienda (uno degl ultimi tesori dell’IRI, che fa gola ad inglesi e americani) e della patria.

Quindi, sconsolati, facciamo nostra  la domanda dell’avvvocato Carlo Taormina:

Quando ci si trova di fronte a giudice o a un pubblico ministero non si sa se sia un magistrato o un delinquente. Come si risolve questo problema,visto il numero ormai rilevante di criminali che stanno nell’ordine giudiziario ?

 

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NELL’ARKANSAS DEI CLINTON, SENATRICE UCCISA – indagava su affidi pedofili

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Si chiamava Linda Collins-Smith, aveva 57 anni, era stata fino al 2016  senatrice del Senato dello Stato dell’Arkansas.  E’ stata uccisa con diversi colpi di pistola  il 4 giugno, fuori da casa sua, nei pressi di Little Rock.  Quando il corpo è stato trovato, era in avanzato stato di decomposizione.  Dell’assassinio è stata formalmente accusata una conoscente della senatrice, Rebecca Lynn O’Donnell di 48 anni. Il movente dell’omicida non è stato  reso noto.

Ma ecco la bomba: mentre il magistrato inquirente ha imposto il più rigoroso segreto istruttorio, l’FBI  ha avocato a sé il caso perché  – stando a “fonti della polizia federale”  – la senatrice stava indagando di persona su casi di pornografia infantile  in un giro criminale dell’Arkansas che comprendeva anche un traffico di affidi di bambini,  con gravi responsabilità dei servizi sociali dello Stato.

FBI Reveals Murdered Arkansas Senator Planned to Expose Child Pornography, Child Sex Trafficking Syndicate: FEDS PROBE

La Collins-Smith  aveva esplicitamente  sollevato la questione della corruzione del  Dipartimento Servizi Umani (sic) dello Stato, e specificamente della sua unità di servizi di protezione dell’infanzia:  denunciando un ammanco di 40-50 milioni di dollari in quel settore, ma soprattutto un sistema criminale di  affidi a genitori che pagavano per questo.  E’ possibile che  conducesse le sue indagini in collaborazione informale col l’FBI, perché subito dopo la scoperta del corpo i federali hanno cominciato a condurre interrogatori con una sistematicità che indica che sapevano già dove e chi cercare. Si dice anche che l’uccisa “stava per rendere pubblico lo scandalo”. E si apprestava ad accusare direttamente Hillary Clinton:

https://www.snopes.com/fact-check/linda-collins-smith-clintons/

Che l’evento possa avere sviluppi impensabili e arrivare al cuore del Sistema, lo suggerisce che il teatro dell’omicidio, l’Arkansas, è lo stato dove i coniugi Clinton (gli abituali clienti di J. Epstein)  hanno costruito le loro iniziali fortune, in modi discutibili; per esempio l’aeroporto di Mena in Arkansas, mentre  Bill Clinton era governatore, è  stato al centro di traffici sporchi della Cia con contrabbando di armi ai Contras del Nicaragua, e droga e riciclaggio.  Tutta una serie di storie  circondano l’ente creato dal governatore Clinton, in teoria per lo sviluppo dell’Arkansas, che è una zona depressa, lo ADFA (Authority Development and Finance Authority), ma in realtà usato come la cassaforte dei loro affari.  Attorno agli anni di Clinton governatore c’è un tale numero di morti sospette,sempre catalogate come “suicidi” anche quando il suiciida si sarebbe sparato due volte alla nuca, da far parlare di Arkancide (Da Arkansas e Omicide)  , http://www.arkancide.com/ 

detta anche

 “Sindrome di morte improvvisa dell’Akansas”.

Si va da Vincent  Foster, socio di Hillary nello studio legale di lei (e forse suo amante), “suicida” nel 1993 a 48 anni, a Russel  Welch,  investigatore dello stato dell’Arkansas,  avvelenato  …con l’antrace  mentre stava indagando sugli affari sporchi dei Clinton. La lista (almeno 49 morti sospette) è troppo lunga per raccontarla. Basti dire che di essa si occupò Ambrose Evans-Pritchard, il prestigioso giornalista del Telegraph , che ci ha fatto un’inchiesta, che si può leggere qui:

http://www.geocities.ws/incindiary1999/jerryparks.html

Chi vuole informarsi  della lista di suicidi e omicidi, può farlo alla voce  “Clinton Body Count”

https://www.conservapedia.com/Clinton_body_count

Dove troverà anche il servizio che Hillary aveva organizzato “per localizzare, perseguitare, molestare e intimidire le donne legate sessualmente a Bill Clinton”.

L’omicidio a revolverate di Seth Rich,  l’attivista sospettato  di aver soffiato le  e-mail compromettenti della Clinton Wikileaks, nel 2016,  ha aperto una seconda fase di “conteggio dei cadaveri”. Del resto, la disponibilità ad assassinare, Hillary l’ha mostrata pubblicamente quando propose al gabinetto  di Obama  (in cui sedeva come segretaria di Stato) di “Drone Assange“, cioè’ uccidere  il fondatore di Wikileaks, rifugiato nell’ambasciata, con un drone. E  tutti ricordano l’agghiacciante sorrisetto con cui si vantò dell’assassinio di  Gheddafi  in un’intervista televisiva :  “We came, We Saw, he died”. Vedi https://www.youtube.com/watch?v=Fgcd1ghag5Y

Noi possiamo ricordare la furia da belva con cui Killary si scagliò contro Guido Bertolaso, il capo della protezione civile che partecipava ai soccorsi dopo il terremoto di Haiti nel 2010,  e criticò l’aspetto militare dei “soccorritorii americani”. Hillary ottenne subito  dal ministro degli esteri berlusconiano Franco Frattini  (j) prendesse le più  vergognose distanze da Bertolaso. Poco dopo, una decina di “soccorritori” americani  furono accusati di traffico di bambini: stavano portando in Usa 33  “orfanelli”  che invece avevano i genitori.

https://abcnews.go.com/WN/HaitiEarthquake/haiti-earthquake-ten-americans-charged-child-trafficking-haiti/story?id=9712436

“Epstein apparteneva all’intelligence”

Che il Sistema Clinton  sia prossimo a venire smantellato, dopo l’arresto del pedofilo Jeffrey Epstein, lo lascia sperare la frase di Alex Acosta: il procuratore degli Stati Uniti per la Florida del Sud, che nel 2007-2008 ha costruito il congegno legale per cui Epstein è stato praticamente non-perseguito allora, nonostante le accuse documentate dell’FBI. Un trucco legale molto discusso, come minimo. Che metteva in pericolo la carriera del procuratore. Che ora, invece, è ministro del Lavoro nell’Amministrazione Trump.

Alex Acosta, il procuratore che dovette salvare Epstein.

Adesso  il sito The Daily Beast racconta che quando il “transition team”   di   Trump ha intervistato l’ex procuratore,  gli  ha chiesto se “il caso Epstein potrebbe  essere  un problema [per le udienze  senatoriali  di conferma della carica]?”   Acosta aveva spiegato, in modo casuale, che lui Epstein l’aveva  visto una sola volta; e che aveva confezionato l’accordo di non-prosecution con uno degli avvocati di Epstein perché gli era stato “detto” di fare marcia indietro, che Epstein era al di sopra del suo grado di paga“Mi è stato detto che Epstein” apparteneva all’intelligence “e di lasciarlo in pace”. Il transition team di Trump ha ritenuto la risposta sufficiente.

Infatti:  quale servizio d’intelligence non considererebbe un tesoro Epstein, con la sua potente clientela che caricava sul suo Boeing “Lolita Express” a fare sesso con bambine nella sua isola privata?C’è solo da capire quale: CIA? Mossad? Lo sapremo mai?

“Epstein ha  messo in piedi una macchina del ricatto”, ha detto la commentatrice tv conservatrice Ann  Coulter:  risulta infatti dalle  deposizioni delle ragazzine che aveva arruolato, “che  voleva che facessero sesso con uomini potenti, e poi  tornare da lui e riferire, descrivere quello che volevano, quali erano i loro  gusti feticisti;  aveva telecamere in tutta la casa”.  E sicuramente aveva “un protettore a livello di Stato persone piuttosto potenti …

Immediatamente l’ex  presidente Bill Clinton ha tentato di prendere le distanze da Epstein, sostenendo che, lui,  ha volato solo quattro volte sul  jet privato Lolita Express nonostante i registri di volo che mostravano almeno 26 viaggi.

Basterà? Fose no. Perché frattanto è saltato fuori il nome dell’avvocato  di Epstein che ha suggerito al povero procuratore Acosta l’ inghippo legale per salvare il pedofilo: si tratta di Alan Dershowitz, principe del diritto di Harvard, intoccabile e temibile fanatico pro-Israele,  e occasionale passeggero sul Lolita Express.

L‘avvocato di Epstein, Alan Dershowitz, parla ai Lubavitcher .

In una lettera di 23  pagine,  firmata da Dershowitz e dall’altro avvocato  Gerald Lefcourt,    parte dell’offerta definitiva  patteggiamento prima che Epstein potesse essere processato per corruzione  di ragazze minorenni,  i due avvocati e principi del foro,  citano come particolare benemerenza del loro cliente quanto segue:

“Il Sig. Epstein faceva parte del gruppo  iniziale che ha co-fondato  la Clinton Global Initiative”, un organo “ che riunisce una comunità di leader globali per ideare e attuare soluzioni innovative per alcune delle sfide più urgenti del mondo:  povertà, cambiamenti climatici, salute globale e conflitti religiosi ed etnici.

E per meglio intimidire Acosta, gli avvocati sottolineano gli stretti legami fra Epstein e i Clinton citano il fatto che nel 2002 Epstein ha “ospitato” su suo Boeing 727 privato i dirigenti la Clinton Global Initiative che stavano andando in Africa “per una missione anti-AIDS e di sviluppo economico”: sul volo c’erano l’ex presidente Clinton e celebrità filantropiche come Kevin Spacey e il comico Chris Tucker…

Gli Umanitari globali nella loro miglior forma.

Geoffrey Berman, United States Attorney for the Southern District of New York,  ha fatto appello a chiunque abbia conosciuto Epstein: chiamate l’FBI!” . REUTERS/Shannon Stapleton – RC197C513270

 

L'articolo NELL’ARKANSAS DEI CLINTON, SENATRICE UCCISA – indagava su affidi pedofili proviene da Blondet & Friends.

EMILIA: IL PD FORZA PER LA LEGGE CHE RENDERE REATO “l’OMOFOBIA” . NONOSTANTE I LEGAMI CON GLI ORRORI DI BIBBIANO.

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12 Luglio 2019 Pubblicato da  1 Commento —

Marco Tosatti

In Emilia Romagna quella che è stata a buona ragione definita una legge liberticida “Contro le Discriminazioni” è passata in commissione Parità. Stilum Curiae se ne è occupato nei giorni scorsi; cliccate qui, e cliccate qui.

Ma questo progetto di legge oltre a presentare problemi in sé, come si evidenzia dal fatto che sia accompagnato da oltre trecento emendamenti, e dal fatto che Lega e Fratellid’Italia siano usciti e non abbiano voluto partecipare alla votazione degli emendamenti , “per lasciare traccia della nostra completa contrarietà a questa legge”, come ha chiarito un esponente di minoranza, avviene in un quadro fortemente inquinato dallo scandalo di Bibbiano, della Val d’Enza, e con pesanti ombre politiche e sociali che toccano il Partito Democratico e la prima relatrice di questa legge, Roberta Mori.

È straordinario – o forse non lo è affatto, vista la funzione fiancheggiatrice del Partito Democratico in particolare e della sinistra in generale svolta dai maggiori giornali, Corriere, Stampa e Repubblica, e dai canali televisivi – che le implicazioni politiche dello scandalo affidi non vengano evidenziate. E in questo senso bisogna fare tanto di cappello al lavoro giornalistico svolto da “Radio Spada”, che invece continua a scavare in quella miniera degli orrori.

Vi rimandiamo a un loro ultimo aggiornamento, citando però i primi paragrafi, che mettono in chiaro le vicinanze politiche di Roberta Mori con alcuni dei protagonisti dello scandalo:

“Chiariamo subito, per evitare la girandola di polemiche: qui non si parla né di responsabilità penali, né di connivenze nelle intenzioni. Ma la questione politico-sociale ormai è ineludibile ed esige una rapida e completa spiegazioneda parte del Partito Democratico e della stessa Mori.

Roberta Mori è la presidente (PD) della Commissione Parità della Regione Emilia Romagna e la relatrice della proposta di legge regionale contro l’omotransnegatività (per altre informazioni:qui).

Nel 2015, presso la sua commissione regionale, si facevano intervenire Federica Anghinolfi e il sindaco Carletti: lì presentavano il “modello Val’Enza” che risulta essere stato giudicato esemplare dalla stessa Mori: lasciamo valutare i contenuti qui.

Nel maggio 2016, partecipava come relatrice al convegno – presso Bibbiano– Quando la notte abita il giorno: l’ascolto del minore vittima di abuso sessuale e maltrattamento. Sospetto, rivelazione, assistenza, giustizia. Oltre alla presenza nello stesso di molteplici relazioni di indagati nella vicenda (si vedano i nomi dell’immagine qua sotto), la Mori coglieva l’occasione per dire che quella duegiorni era più di “un approfondimento e uno studio”, ma “un esempio concreto di quello che è praticare la prevenzione e il contrasto alla violenza“. Passando poi a rivendicare l’audizione del 2015, citata poco fa, arrivavava a sostenere di voler essere come regione “partner e sponda rispetto ad un’esperienza che noi riteniamo esemplare per tutta l’Emilia Romagna“.

Ma leggete il reportage di Radio Spada, tanto più interessante perché stranamente da Wikipedia è scomparsa la voce “Angeli e Demoni” relativa all’inchiesta.

Sembra straordinario però che da parte della maggioranza in Emilia Romagna si abbia l’impudenza, alla luce di quanto sta venendo alla luce, di insistere con un progetto di legge che violerà libertà di opinione, espressione, e anche di religione, visto quello che San Paolo in particolare e la Bibbia in generale dicono in proposito; per non parlare del Catechismo della Chiesa cattolica. Sbalordisce a questo proposito il silenzio della gerarchia della regione, così vocale quando si tocca il business dei migranti. In coda all’articolo vi offriamo qualche spunto fotografico riassuntivo delle manifestazioni svoltesi in difesa dei “diritti” omosessuali in varie città italiane. E inoltre alcune foto di una “Drag Queen Storytime” che si è svolta negli USA, e di cui trovate il resoconto su questo sito. Infine dettagli di messe “pre-pride” in USA.



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IL BRIGATISTA “BUONO” E IL FALSO FRANCESCO

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Volevo parlar d’altro. Invece copio-incollo.

E’  una storia che comincia nel 2013, ma è indica una continuità  dei metodi   tosco-emiliani  degli “affidi”  tra il Forteto e  Bibbiano

Flavio Amico, ex BR coinvolto nell’Inchiesta Moro, irriducibile, che gestiva insieme alla moglie Margherita Fortisi la comunità a Cà degli Angeli di Tabiano della onlus «We are here – Noi siamo qui» è stato imputato per maltrattamento di minori e abuso di mezzi di correzione.

Appartenente alla colonna Walter Alasia, è uno dei terroristi rossi arrestati nel covo di Via Montenevoso a Milano, detto “la prigione del popolo”.  Condannato a  18 anni di carcere.   Ma inoltre ha subito varie altre condanne per reati comuni, contro  la persona.

Ora, costui  appena uscito trova la sua missione umanitaria, e il riscatto della sua vita, e un lavoro ben retribuito  offertogli dalla rete di solidarietà ben identificabile:  apre vicino a Salsomaggiore una casa-famiglia, a cui le autorità preposte e la AUSL  affidano   minori in difficoltà  tolti alle famiglie.  Pagato dai fondi pubblici come “educatore”.

Viene processato per maltrattamenti ai minori che lui “educa” a pagamento

Domanda   la blogger ValeMameli:

Com’è possibile che,  per le famiglie,  gli assistenti sociali facciano valere subito il principio di salvaguardia in caso di dubbi di violenza –   e ciò non valga per un ex BR che gestisce una casa famiglia per minori?

Non  solo:  anche durante il processo dell’ex brigatista per  maltrattamenti, ha continuato a ricevere degli affidi. Dalla rete del Progresso e della Bontà.

Il sindaco di Tabiano, dopo una nota dell’AUSL, sospende il servizio della “Casa degli Angeli” solo una settimana prima della sentenza-

https://parma.repubblica.it/cronaca/2016/09/06/news/tabiano_il_comune_sospende_l_attivita_di_residenza_per_minori-147284549/

Infine arriva la sentenza. Notizia su  giornale locale   del 17 settembre 2016:

Chiuso senza condanna il processo nei confronti dell’educatore Flavio Amico. Il giudice nelle motivazioni osserva che è emersa la responsabilità penale  –  ma il reato è prescritto.


ᐯᗩᒪᙓᙏᗩᙏᙓᒪ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐‏ @ValeMameli

CILIEGINA SULLA TORTA Pensate che la struttura dell’ex BR Flavio Amico abbia chiuso? Che non attinga più a qualche tipo di risorsa pubblica? No, infatti. Si è riconvertito all’accoglienza #MIGRANTI e minori (anche migranti). https://www.facebook.com/cadegliangeli/ 

Magari  non sono più i 200 al giorno che lucrava per ogni minore,   ma sempre dei bei quattrini, per il Buon Educatore  Rosso che adottava (per  il giudice) “Un clima di soprusi voluto spacciare per corretto sistema educativo  –  soprusi e angherie spesso conditi da turpiloqui urla e insulti (palla di lardo)  – e che  hanno creato nella comunità un’atmosfera tanto penosa quanto insopportabile”.

Qualcosa mi dice che ad  un  ex terrorista  nero, ancorchè riabilitato, il sistema emiliano non avrebbe affidato minori  strappati alle famiglie  perché li educasse, a 200 euro al giorno a testa.

Nell’elencare le violenze omosessuali “educative” del Forteto,  le accuse  infondate di satanismo e  incesti che ha portato  nella Bassa Modenese alla “distruzione di famiglie, il suicidio di una mamma e la morte prima del processo di 7 persone fra cui il povero prete Don Giorgio Govoni, accusato di essere a capo di una setta pedofila, morto di crepacuore nel 2000”, la blogger ValeMameli annota: “Le persone responsabili di quelle immonde azioni mostruose sono STRANAMENTE sempre collaterali al sistema di potere #PD, e ancora oggi al loro posto, protette dal partito dominus e forse non solo. Loro e i loro parenti dominano la politica  locale”.

Cosa altro serve a capire che è   la descrizione dello Stato totalitario di nuovo tipo, con una ideologia disumana  contro l’incocenza infantile  – una  ideologia   che non si propaganda e non si proclama  nei manifesti  come quelle “di massa” del secolo scorso, ma restando implicita, non-detta, s’è resa invincibile tanto quanto  parassitaria. Sotto l’apparenza di “bontà”, di “solidarietà”, di “accoglienza”,  s’è  fatta intoccabile e ingiudicabile.  Questa mostruosità  ha a difenderla tutti i “buoni sentimenti” :   come non togliere i figli piccoli a  coppie “disfunzionali”, che litigano, che picchiano o li trascurano?  Affidiamoli al brigatista che è rosso e   quindi buono, a 200 euro al giorno.

Qui  si vede in atto un potere che ha adottato una contraffazione spaventosa della carità cristiana. Una bontà senza Dio,  che pretende di instaurare il suo ordine  a forza di assistenti sociali lesbiche  che odiano gliuominio e ideologicamente la  famiglia come istituzione, la sovversione più profonda dell’umano. E’ uno Stato che è anti-stato,  che ha come missione non  la salvaguardia e continuità della comunità, ma la sua  deliquescenza in un carnevale LGBT  –  come “bontà”  e “tolleranza” e misericordia  contro gli “egoismi”,   si capisce.

Contro una  tale  “Bontà senza Dio” che ha instaurato il suo  ordine omicida, quale  dovrebbe alzare la voce dicendo la verità?   Ricordando la distinzione elementare  tra il Bene  e il Male? Che senza la Grazia divina,nessuno è buono?  Denunciando questa contraffazione del  Bene come anticristico?

Ma ecco qui  (cito ):

“Secondo padre Antonio Spadaro, gesuita, direttore de La Civiltà Cattolica  – “Francesco oppone una forte resistenza alla fascinazione per il cattolicesimo inteso come garanzia politica, ‘ultimo impero’, erede di gloriose vestigia, così facendo sottrae il cristianesimo alla tentazione di rimanere erede dell’impero romano. Francesco spoglia il potere spirituale dei suoi panni temporali, delle sue corazze, delle sue armature ossidate e arrugginite. Il suo abito bianco – e senza stemmi – riporta il cristianesimo a Cristo”.

E dunque, dov’è il problema? “In questo senso” continua Spadaro “Pietro è Francesco. Per alcuni questo è l’ossimoro, lo ‘scandalo’, cioè la pietra d’inciampo nella lettura del pontificato. L’aureola del santo di Assisi, povero cristiano, coincide con quella del vicario di Cristo e abbandona per sempre il ruolo dell’imperatore romano, ma sfugge anche al pericolo di identificarsi con don Chisciotte della Mancia che lotta contro i mulini a vento dei nostri giorni. Per finire, rifugge dal compito di psicopompo delle anime belle rimaste nell’ovile”.

Che falsità,  questo ideologhema   d’occasione fatto  per leccare Bergoglio . Una  contraffazione del Bene in più,   il lupo che si maschera da San Francesco, finge di spogliarsi dei “panni temporali”    e   predica la non-resistenza al Male,   – proprio   adesso  che il Male dilaga.   “Abbandona per sempre il ruolo dell’imperatore romano”, e aderisce con ipocrita furbizia e viltà all’anti-Impero  ONU e Soros , l’anti-Roma, ossia l’anti-diritto parodia globalista dell’universale.

La diserzione assoluta  dal proprio compito, sotto forma di “umiltà e  povertà”, nel momento in cui è più necessario.

Strappano il cuore alle fanciulle

Bimba violentata e uccisa, orrore dall’autopsia: spariti organi interni

Maria Ungureanu, la bambina rumena di 9 anni,  venne ritrovata senza vita il 19 giugno 2016 all’interno di una piscina di un resort a San Salvatore Telesino, in provincia di Benevento.

La prima autopsia accertò che la piccola era stata violentata e poi uccisa. I risultati non furono del tutto chiari al punto che la Procura di Benevento ha chiesto ed ottenuto da un nuovo gip la riesumazione della salma. Il nuovo esame autoptico ha fatto emergere questa verità agghiacciante: non sono stati rinvenuti gli organi interni. Di fatto sono state cancellate tutte le tracce che possano fare accertare la verità su gli autori di questo omicidio“.

Una mano nigeriana?  Castel Volturno espande le sue attività spaventose ? El  Papa predica “l’accoglienza”.

Ammazzano i malati, e lui …

 

COME AL SOLITO. QUANDO LA TRAGEDIA SI E’ GIA’ CONSUMATA…

Coglie il segno Socci:  Avesse alzato la voce prima, sui suoi media, forse Vincent Lambert sarebbe ancora vivo. Ma sarebbe spiaciuto a Repubblica e alla Bonino, e soprattutto all’anti-Impero del Bene senza Dio.  Ed eccolo chesussurra su twitter,  praticamente in privato. No, lui non fa “il don Chisciotte della Mancia che lotta contro i mulini a vento dei nostri giorni”.  Lui non  disturba il Manovratore.

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DAIMLER PERDE 1,6 MILIARDI A TRIMESTRE

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LA CRISI DELL’AUTO SI ACCELERA.

La Polonia sta rimpatriando l’oro di Stato dalla Gran Bretagna

“Circa la metà del nostro oro adesso è in Polonia”, ha detto l capo della banca centrale, Adam Glapinski

Troppa criminalità: Volvo sta pensando di trasferire la sede fuori dalla Svezia

Negli ultimi5 ani, la criminalità è aumentata notevolmente in Svezia. Rispetto al 2014, le lesioni personali sono aumentate del 25%, le rapine del 50%, le violenze carnali del 300%. Estremamente alto il numero di omicidi con armi da fuoco: inrapporto alla popolazione, 4 volte più che in Germania.

Squadra speciale della polizia procede ad un arresto.

Chissà perché

Usa: 20 tonnellate di cocina scoperte a bordo di una nave proprietà della banca d’affari JP Morgan

Il valore della merce, al dettaglio, è di 1,3 miliardi di dollari. LA banca JP Morgan non ha commentato.

Dal produttore al consumatore Wall Street, saltando gli intermediari.

(Dal Deutsche Wirtschafts Nachrichten)

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SUPER EX: MA PERCHÉ MONS. PAGLIA TELEFONAVA A PALAMARA? DI DIO NON SI PARLAVA…

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Marco Tosatti

Super Ex (ex di Avvenire, ex di Movimento per la Vita e di altre robe cattoliche, ma ancora non ex della Chiesa cattolica, apostolica e romana, tutt’altro) è così: scompare per settimane, e poi per qualche giorno ti tempesta di riflessioni e commenti. Oggi ha mandato un articolo su mons. Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita. Ma non ci ha scritto per commentare l’ineffabile articolo con cui Paglia, su Famiglia Cristiana di fronte all’assassinio di Vincent Lambert, ucciso per fame e sete, afferma, come riporta nel titolo Famiglia Cristiana (sic) che “Nel dramma il conflitto non aiuta”. Incredibile, vero? Eppure è così. No, ci parla invece delle frequentazioni così poco conflittuali del fondatore di Sant’Egidio con le stanze del potere e in particolare con quelle del CSM ora sotto inchiesta. D’altronde mons. Vincenzo Paglia era lo stesso che pensando di parlare con Matteo Renzi, in una telefonata organizzata da la Zanzara gli diceva : “Tieni duro, tenete duro” riferendosi al Governo dopo aver ricoperto di elogi lo stesso (finto) Renzi: “sei bravissimo” “complimenti per tutto”.

Mi chiama un amico giornalista e mi dice: “Visto le novità su monsignor Paglia? Guarda Il Fatto quotidiano…”. Vado a vedere ed ecco cosa scopro: che il monsignore tanto caro a Bergoglio, tanto amico di Pannella, incontrava segretamente Palamara, il magistrato intrallazzone di cui si discute da giorni e giorni. Abbiamo ora le intercettazioni del loro colloquio!

Ma perché un magistrato dialoga con un vescovo, presidente della Pontificia accademia per la Vita, di questioni che con la fede e la Chiesa non hanno nulla a che vedere?

Il lettore ricordi anzitutto la provenienza di Paglia: Comunità sant’Egidio, congrega di catto-piddini di ferro, con fortissimi agganci internazionali e vaticani. E poi rammenti un fatto: Paglia è da anni sotto processo per un buco di 25 milioni di euro nella diocesi di Terni, quando il vescovo era proprio il Paglia.

Alla luce delle intercettazioni con Palamara, sorge spontanea una domanda: si può ipotizzare che l’astuto monsignore, membro della potente Comunità di Sant’Egidio e amico di Bergoglio,  sia riuscito a ritardare fino ad ora certi appuntamenti con la giustizia, anche in virtù di una consolidata capacità di frequentare, oltre ai politici del PD, anche un mondo di magistrati che le recenti rivelazioni accusano di essere corrotti?

Si tratta solo di un’ ipotesi, che sarà confermata o smentita quando terminerà il processo che vede Paglia, ancora oggi, imputato.

Certo che se le cose andassero male, Bergoglio, che ha già perso parecchi soldati fedeli a causa delle magistrature laiche, si vedrebbe privato, ancora una volta, di un prezioso collaboratore: quello a cui ha dato l’incarico di affossare la scuola di bioetica cattolica fondata da Giovanni Paolo II, il cardinal Elio Sgreccia e il cardinal Carlo Caffarra.


Fin qui Super Ex. Sulle dichiarazioni straordinarie di mons. Paglia sulla fine di Vincent Lambert (che non era in fine vita, e che non era sottoposto a nessun trattamento) vi rimandiamo ad altri commenti, come quello di Costanza MirianoNelle Note, e La Nuova Bussola Quotidiana. Ma quello che ci sembra veramente particolare è la sfortuna di papa Bergoglio. Ogni volta o quasi che sceglie qualcuno, si viene a sapere che questo qualcuno ha un Passato. Che lo rincorre, e talvolta lo fa nelle aule dei Tribunali. Che dite? Che non è sfortunato, è solo bene informato? Ah, certo, è un’ipotesi…

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UNA INIZIATIVA CIVICA DA APPROVARE

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Daniele Contucci ex poliziotto durante gli sbarchi di migranti
al Porto di Augusta il 1 giugno 2014, fece scoppiare il caso  esposizione malattie infettive tbc ECC.   Destituito  perche scomodo al Sistema.  Promotore  dell’Osservatorio. 

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Presunte imputazioni penali a carico di Mons. Vincenzo Paglia: precisazione e richiesta di rettifica

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Gentile collega (e per conoscenza all’Avvocato di S.E. Mons Paglia, dr. Manlio Morcella),
In riferimento alla pubblicazione, per mezzo di blog e social network, della notizia di presunte imputazioni penali a carico di Mons. Vincenzo Paglia, chiediamo gentilmente ospitalità al fine di rettificare tale infondata notizia. A questo fine si inoltra testo del decreto di archiviazione, datato Settembre 2015, con il quale la Procura di Terni riconosce l’inesistenza di qualsiasi presupposto per procedere nei confronti di Mons. Paglia. Attualmente, dunque, è destituita di qualsiasi fondamento la notizia che riporta l’esistenza di imputazioni a carico del Presidente della Pontificia Accademia per la Vita sia nella forma di procedimenti penali presso Tribunali sia in quella di iscrizione nel registro di persone indagate presso eventuali Procure.
Si ringrazia della cortese ospitalità.
Fabrizio Mastrofini – Ufficio Stampa PAV
Mons. Riccardo Mensuali – segreteria particolare del Presidente PAV
 Twitter: @PontAcadLife       Facebook: @GlobalBioethics  @PontificalAcademyForLifeYoungAcademicians   Instagram:  @pav_youth
   dr. Fabrizio Mastrofini  
Media Manager 
Pontifical Academy for Life / Pontificia Accademia per la Vita

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RIEDUCAZIONE antifascista

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BAMBINI RAPITI DALLA LEGGE: NELLE MANI DELL’ORCO A SOLI 3 ANNI

BAMBINI RAPITI DALLA LEGGE: NELLE MANI DELL’ORCO A SOLI 3 ANNI

IL SISTEMA CHE RUBA I BAMBINI, A CURA DI BARBARA TAMPIERI
14 Luglio 2019 giuseppegerminario 0 Comments

 

NON SOLO REGGIO EMILIA, DI VINCENZA PALMIERI

La Filiera Psichiatrica in Italia e le Riforme necessarie

CONVOCAZIONE DEGLI STATI GENERALI SULLE SOTTRAZIONI DEI MINORI

Emozionati, sorpresi, increduli. Ciò a cui assistiamo oggi è la conferma di decenni di lavoro. Un lavoro fatto di ricerca, ascolto, raccolta di informazioni. E di denunce, richieste di aiuto. Di infinito lavoro nelle aule dei Tribunali, nelle sedi dei Servizi, negli angusti spazi di CTU “terre di nessuno”, arroganti e colluse.

Sembrava, fino a poco fa, ancora e sempre la protesta di gente inascoltata. Per quanto, a protestare, fossimo: professionisti, ricercatori, accademici, giornalisti, famiglie, bambini. Eppure, erano una protesta e una voce che cadevano costantemente nel vuoto, di fronte al gelo e all’indifferenza delle Istituzioni.

Improvvisamente, oggi, tutto questo non c’è più.
Improvvisamente, tutto appare vero. Tutto appare credibile.
Tutto è credibile.

Lo abbiamo raccontato attraverso le pubblicazioni, i best seller di questi anni: “Mai più un bambino”, “I Malamente”, “Papà, portami via da qui – dedicato ad Anna Giulia, sette anni, cittadina italiana”.

E oggi è doveroso dire grazie a coloro che hanno creduto e condiviso.

Siamo qui perché non ci siamo fermati mai, neanche per un solo momento.
Ma è proprio qui e ora che non possiamo che dire “NON SOLO REGGIO EMILIA”. Non possiamo che fare l’elenco, infinito, delle città, dei paesi, delle mamme e dei papà, dei bambini che forse aspettano ancora di ritrovare il ricordo e l’immagine della propria famiglia.

Non è solo Reggio Emilia, non è solo lo scandalo di un Paese, non è solo quell’orrore infinito.

Finalmente ha iniziato a emergere ciò che andiamo denunciando dal 2000: dalla Sardegna al Trentino, dalla Lombardia alla Sicilia.
Ci sono 40.000 minori, in Italia, in queste stesse condizioni.
Questi bambini fantasma devono ritornare in vita: è il momento di costruire il dossier Italia e di sbrogliare la matassa, caso per caso.

Con tutto il lavoro fatto, siamo detentori di storie e documenti che raccontano una infinità di tragedie simili.
Ora che l’attenzione delle Amministrazioni e del Potere politico non potrà voltarsi dall’altra parte, è il momento di spingerci a denunciare fino in fondo.

Ho sempre sostenuto che non si tratti solo del business delle case famiglia; ma che, da anni, il cuore del problema si annidi nelle pieghe del potere politico; perché le cooperative private che ottengono gli appalti, di fatto, garantiscono pacchetti di voti.

È così: è una questione di voto di scambio. A partire dalla Legge 328 del 2000 che, riformando il Sistema Assistenziale, delegò – di fatto e di norma – la Tutela dei Minori (quella che dovrebbe essere l’area più attenzionata di tutto il nostro Paese) a cooperative di privati, al servizio di più Comuni e interconnesse fra di loro.

Tale norma, infatti, prevede che i Comuni sotto i 5000 abitanti, in consorzio o associati tra di loro, si possano convenzionare con cooperative private per offrire servizi.
Ed ecco che ritroviamo – su territori molto estesi – la cooperativa dei Servizi Sociali, quella degli Educatori Domiciliari, quella dei Centri per la Famiglia (in genere Centri di Neuropsichiatria) e infine quella delle Case Famiglia che, in alcuni territori, è presente anche nella forma di case gestite da ordini religiosi.

In Italia ci sono oltre 6000 Comuni con meno di 5000 abitanti. Immaginiamo quante cooperative e quanti servizi parcellizzati, che si autoalimentano e sostengono fra di loro.

Dal punto di vista amministrativo, non sono strutture dipendenti dal Comune né delle ASL. Sono privati che hanno vinto un appalto; un bando pubblico spesso pagato profumatamente. A volte sono parenti tra di loro. Non rispondono all’autorità del Sindaco, a meno che non sia stato lo stesso Sindaco a pilotare la gara di appalto, per garantirsi così favori e nuovi voti.

In alcuni territori, sono i grandi poteri politici che si muovono. Tali cooperative, per continuare a vincere appalti, devono garantire voti e fare promesse.

Per sopravvivere, questo sistema ha bisogno di segnalazioni da parte dei Servizi, di valutazioni della capacità genitoriali che si risolvono (quasi) sempre con il “verdetto” di inadeguatezza, presso i Centri per la Famiglia e simili.

Mentre la valutazione della capacità dura da 6 mesi ad un anno – e dà lavoro ai membri di una cooperativa – il bambino a rischio sottrazione riceve l’Educativa Domiciliare (nota come ADM) da parte di membri di un’altra cooperativa o viene direttamente collocato in casa famiglia, per la sua “messa in sicurezza”.

Tutti privati, vincitori di appalti.

L’ADM è un’altra criticità all’interno di questo sistema. Nonostante la riforma che ha interessato gli Educatori e che dovrebbe dare dignità a tali figure professionali, questo delicato servizio spesso è svolto da lavoratori sottopagati (anche a pochi euro di paga). Sostituiti in più casi da sedicenti mediatori culturali, utilizzati impropriamente nel ruolo di educatori, badanti, OSS, semplici adulti che devono occuparsi di bambini di 3 anni. Mi è capitato di incontrarne alcuni con l’aspetto più da secondini che da teneri educanti; a volte anche con una scarsa conoscenza della lingua italiana.

Da sottolineare che costoro devono poi stilare improbabili “relazioni copia/incolla”, in cui spesso si travalica il buon senso. Fino ad esprimere valutazioni diagnostiche che finiscono sul tavolo dell’ignaro giudice; il quale, a fronte di tale relazione, può anche ordinare una messa in sicurezza urgente del minore.

Il tutto mentre genitori e nonni vengono travolti da valutazioni, test, colloqui clinici, osservazioni; ingerenze sulla pulizia della casa o sull’ordine degli armadi, sulla tenuta o meno della cameretta o circa il lettone in cui dormiva il bambino.

Relazioni e richieste del genere: “cambia casa, metti la dentiera, allontana i nonni dai tuoi figli, vai a vivere da sola, prendi la patente”. O comunicazioni attraverso WhatsApp che recitano: “tornando a casa non troverai i tuoi figli perché siamo già andati a prelevarli”. Magari parlando di “rapporto simbiotico” e prescrivendo un allontanamento perché “di troppo amore si può morire”.

Questo sistema di gare ed appalti vede bandi milionari, in cui le Case Famiglia rappresentano solo un aspetto del gigantesco giro di soldi che viene mosso.

Le cifre degli appalti, essendo pubblici, sono visionabili su tutti i portali delle amministrazioni comunali. Ogni cittadino può sapere quanto guadagnano le varie cooperative sul territorio e scoprire il sistema clientelare, il politico territoriale che li governa, li sponsorizza e da cui ricava bustarelle e bacini di voti.

Se un bambino costa da 70 a 400 euro al giorno quando è collocato in casa famiglia, pensiamo a quanto frutti l’appalto vinto dal “Centro per la Famiglia” (nome convenzionale) per le valutazioni, quanto quello gestito dai Servizi Sociali, quanto costi la Cabina di Regia Territoriale.

Ed ecco che comprendiamo il senso dell’allora Legge Turco, n. 328/2000 – Legge Quadro di Riforma dei Servizi Socio Assistenziali – che tradì le prime opportunità per l’infanzia e l’adolescenza previste dalla Legge 285/97, che tanto invece era stata apprezzata.

Si è andati, così, a privatizzare e trasformare un fiore all’occhiello dell’Italia in un sistema mafioso.

Oggi è un sistema che si autoalimenta e si tutela attraverso l’omertà tra i vari pezzi del puzzle.
Il nutrimento sono i bambini, il target-bersaglio sono le famiglie fragili; solitamente quelle economicamente più bisognose, che spesso si aggirano nei corridoi dei Comuni a chiedere un sussidio o qualche buon consiglio dal Sindaco, dall’assessore che hanno votato in precedenza e da cui si aspettano, nelle more della legalità, un buono pasto per la scuola, qualcuno che aiuti i bimbi a fare i compiti, la casa con una stanza in più. O che si sentono al sicuro lì, nella “casa del popolo”. Ma che, invece, finiscono nella trappola della filiera psichiatrica

La convocazione degli Stati Generali sulla Sottrazione dei Minori, prevista per la fine di settembre a Roma – e di cui ci facciamo immediatamente promotori – ha lo scopo di mettere sul tavolo degli imputati la Legge 328/2000, il Sistema delle CTU e delle perizie che pilotano le sentenze e alimentano questo sistema, le Linee Guida nazionali per l’applicazione del sistema diagnostico.

Un sistema che è una rete di interconnessione in cui vogliamo vedere cadere squali e non bambini, bambini bersaglio.

Vogliamo completare il dossier Italia sulla sottrazione dei Minori perché tutto questo non accada più.

Grazie alla sinergia tra Associazioni, Enti, Istituzioni, Liberi Cittadini, Famiglie colpite da questo orrore italiano, vittime che vogliono diventare artefici di un nuovo percorso, Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, Consorzi per i Diritti Umani, Pedagogisti Familiari, Avvocati, Operatori, Giornalisti, Educatori, Amministratori e tutta la Cittadinanza Attiva.

Ora è il momento del fare, lasciando il dolore “un po’ più in là”. Il momento è ORA.

Vincenza Palmieri

Per informazioni e adesioni:

pedagogiafamiliare@gmail.com

NON SOLO REGGIO EMILIA, di Vincenza Palmieri

 

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L’insostenibile leggerezza delle élite meridionali (di Mario Caligiuri)

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Il Mezzogiorno è entrato nella storia d’Italia da sconfitto e da sconfitto è rimasto per oltre 150 anni. A causa, secondo me, principalmente delle sue classi dirigenti. Il problema della spesa storica, ben evidenziato da questo giornale [Il Quotidiano del Sud], penalizza le regioni meridionali.

Questo è stato possibile per le scelte del Parlamento. Ma la Camera, dal 1861, e il Senato, dal 1948, sono stati, fino a oggi compreso, sempre a maggioranza centro-meridionale. Quindi risulta evidente come le classi politiche del Mezzogiorno non abbiano mai tutelato, se non a tratti e sporadicamente, sopratutto negli anni Sessanta, le ragioni degli elettori che rappresentano.

Il contesto storico peraltro ci dimostra, nella sua interezza, che la politica nazionale non solo ha contribuito a creare una questione meridionale che, come dimostrano gli studi di Paolo Malanima e Vittorio Daniele, era inesistente al momento dell’Unità ma che è stata capace di fare nascere anche una questione settentrionale, lasciando in ombra la vera questione nazionale: quella romana.

Infatti, risolta nel 1929 la vicenda con la Santa Sede, oggi consiste nell’assorbimento di risorse sempre più ingenti, in cambio di servizi sempre più scadenti alla comunità nazionale. Non siamo al “Roma ladrona” o “Roma padrona” ma poco ci manca poiché la Capitale vive esclusivamente di rendita di posizione e soffre della malattia della centralità.

Se analizziamo lo studio di Domenico De Masi su Roma 2030 vengono indicati i problemi ai quali la città andrà incontro nei prossimi anni: emigrazione intellettuale, conseguenze delle opere pubbliche progettate male, difficoltà di integrazione soprattutto nelle periferie e con i rom.

In uno scenario del genere, rivendicare le ragioni del Sud significa perseguire l’interesse nazionale che può essere realizzato solo da classi dirigenti responsabili verso il domani. È possibile questo con deputati e senatori nominati su liste bloccate e destinatari di consensi emotivi, indicati con centinaia di like o con la benevolenza del ristretto consiglio delle ombre che compone le liste?

Infatti, capacità e merito per ricevere  voti non sono requisiti necessari. Se poi notiamo che il corpo elettorale è composto da cittadini che al 75 per cento non comprendono una semplice frase in italiano oppure al 27 per cento risultano analfabeti funzionali, il quadro diventa più chiaro.

In tale contesto, dimostrare con i numeri lo scippo del Sud, in definitiva non interessa a nessuno, a cominciare dalle élite meridionali, preoccupate solo della propria personale sopravvivenza, e neanche agli elettori del Sud, immersi nella disinformazione totale.

C’è un modo per uscirne? I tempi lunghi della consapevolezza e dell’educazione confliggono con l’immediatezza della comunicazione e dei social, dove si realizza l’effetto sciame: le ondate di indignazione come rapidamente si innalzano così rapidamente si attenuano. Con una capacità di incidenza sulla realtà prossima allo zero, dando peraltro l’illusione della partecipazione.

Per fare ripartire l’Italia occorre un progetto politico per il Sud, che non sia rappresentato da un Partito che agiti il vessillo del Mezzogiorno per raccogliere qualche deputato che una volta assiso sullo scranno tutto fa tranne che occuparsi di chi lo ha votato. Esattamente come fanno quasi tutti gli altri.

Come parlare di Sud quando gli algoritmi indirizzano scelte e consumi in una frazione di secondo? Forse una possibilità sarebbe creare un’intelligenza artificiale a misura di Sud. Le Università meridionali sono chiamate a raccolta. Saremo capaci di percorrere questa strada? Intanto ragioniamoci subito.

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